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Passeggiata per il Quartiere Ebraico

Il tour parte dal Rudolfinum e finisce nella Piazza della Città Vecchia

Fin dal X secolo, gli Ebrei iniziarono a stabilirsi a Praga e nel 1254, dopo innumerevoli saccheggi e massacri, la piccola comunità si trovò ammassata e confinata nel piccolo ghetto di Josefov. Il confino durò fino al 1848. In tutto quel tempo, Josefov continuò ad essere il teatro di brutali sommosse anti semitiche, non ultima quella della Domenica di Pasqua del 1839 in cui 1550 Ebrei furono massacrati.

Un tempo dedalo eterogeneo di viuzze ed edifici diroccati, il vecchio Quartiere Ebraico (Jewish Quarter) ci racconta, oggi, una storia diversa. Non è una coincidenza che la principale strada di Pařížská abbia il nome che ha; tra il 1893 e il 1913, quasi tutto il vecchio quartiere di Josefov fu demolito e le strade ricostruite secondo il modello della capitale francese.

Ciò non significa che la storia di Josefov precedente il XIX secolo sia stata interamente cancellata. In realtà, il quartiere accoglie il Vecchio Cimitero Ebraico, che è il più antico luogo di sepoltura Ebraico in Europa. Ci sono anche numerose antiche sinagoghe nelle vicinanze, senza citare i viottoli e alcuni varchi con i lampioni a gas. Questi spesso diventano silenziosi all’imbrunire e, attraversandoli, si ha la sensazione di percepire il fantasma di Franz Kafka, o del Golem, mostro leggendario della tradizione Ebraica.

1. Sede della Czech Philharmonic Orchestra, il Rudolfinum fu completato nel 1884, e così chiamato in onore di Rudolf, principe ereditario d’Austria. Di fianco al suo stravagante Dvořák Hall – noto per la perfetta acustica – il Rudolfinum è degno di nota per le figure di famosi compositori posizionate in cima al tetto. C’è una famosa leggenda ceca intitolata Mendelssohn è sul tetto, che racconta la storia di due operai cechi cui fu ordinato dai Nazisti di rimuovere la statua del compositore ebreo Felix Mendelssohn. Per errore tirarono giù quella di Richard Wagner, idolo di Hitler. Il motivo? Aveva il naso più grande.

2. Con il Rudolfinum a sinistra e la Vltava di spalle, si attraversa Križnovická e si entra a Josefov per la Široká. A sinistra ci sono ora le mura del Vecchio Cimitero Ebreo. Se non c’è il tempo per una visita accurata, assicuratevi di dare uno sguardo attraverso le brecce nel muro per vedere le lapidi disordinate e sgretolate. A causa della mancanza di spazio in questo piccolo lembo di terra, diversi corpi sono seppelliti per dodici strati.

3. Continuando lungo Široká, si arriva alla Sinagoga Pinkas, all’interno della quale si trova il “Memoriale 77.297’ – progettato e scolpito da Václav Boštík e Jiří John in onore di tutte le vittime dell’Olocausto originarie della Boemia e della Moravia. La Sinagoga Pinkas è anche uno dei punti vendita in cui si possono acquistare i biglietti per l’accesso ai vecchi siti e ai musei di Josefov, sebbene le tariffe di ingresso siano esorbitanti, per cui vale la pena decidere se è meglio spendere il denaro più tardi per le Pilsners.

4. Voltando a sinistra all’uscita della Sinagoga Pinkas si arriva alla fine di Široká e su Maiselova, dove c’è la Sinagoga Maisel. Questo è l’edificio in cui Hitler intendeva ospitare il suo terrificante museo dedicato a una estinta razza di Ebrei. Per fortuna, questo non è mai successo, e oggi l’edificio è utilizzato come un Museo Ebraico dedicato a scopi infinitamente più gradevoli. La sinagoga è stata riscostruita due volte – la prima dopo un incendio nel 1689, e la seconda nel 1893. Ora si continua per altri tre isolati lungo la Široká.

5. A causa del suo stile moresco, si può perdonare l’impressione che la Sinagoga spagnola fosse in realtà una moschea. L’interno dell’edificio è qualcosa di mirabile, con la possente cupola dorata come suo pezzo forte. František Škroup – compositore dell’inno nazionale ceco – fu qui l’organista durante la metà del XIX secolo. All’esterno la statua di Franz Kafka (realizzata in stile molto kafkiano) può facilmente essere confusa con quella dello scultore ceco ribelle David Černý. In realtà è di un altro scultore, Jaroslav Róna. Intende rappresentare un sogno che Kafka fece una volta, sebbene Róna non abbia mai spiegato il suo significato. Kafka è, ovviamente, uno dei grandi eroi della letteratura praghese, e deve questo al suo amico Max Brod, che ignorò la richiesta fattagli da Kafka di bruciare tutti i suoi manoscritti alla sua morte.

6. Proseguendo verso nord dalla piazza lungo Dušni, si ha quasi subito una visione panoramica della chiesa di San Simon e San Jude, che fu edificata tra il 1615 e il 1620 dai Fratelli Boemi. Si dice che l’organo della chiesa, fabbricato nel 1724 da Andreas Wambesser, sia stato suonato sia da Wolfgang Amadeus Mozart sia da Joseph Haydn. A fianco si trova la chiesa usata come ospedale e come la prima sala congresso di anatomia di Praga. Se a questo punto c’è necessità di bagnarsi la gola o di mangiare qualcosa, c’è  l’eccellente La Casa Blů di ispirazione ispanica, che si trova voltando a destra su Bilkova.

7. Se, comunque, si ha la forza di proseguire subito, girate a destra all’uscita della chiesa di San Simon e San Jude, e camminate verso nord fino a Dušni fino a raggiungere il fiume. Alla sinistra sovrasta la Vltava il Čechův Bridge – una costruzione dei primi anni del XX secolo in pietra e ferro, così chiamata in onore dello scrittore Svatopluk Čech. Le caratteristiche eccezionali del ponte sono gli angeli Art Nouveau che fanno da guardia alle due estremità. Oltre il fiume si può vedere Letná Park – un porto per gli amanti della birra e per pattinatori in estate, e sede, inoltre, del metronomo rosso brillante che marca il tempo in cima all’altopiano senza mai fermarsi. Rimpiazza ciò che stava là fino al 1972 – un gigantesco emblema della propaganda stalinista, che fu alla fine buttato giù con 800 chili di dinamite. Di questo si può vedere il video on line. Nel 1996, Michael Jackson usò l’area per erigervi una grande statua di sé stesso, per pubblicizzare il suo tour in Europa.

8. Da Dvořáko girate a sinistra e bighellonate piacevolmente per Pařižká. Come detto in precedenza, questa strada ospita i punti vendita della maggior parte degli stilisti, e c’è bisogno di un portafoglio pieno di salute per un capo di vestiario o per una collana. Alla destra, si vede la Sinagoga vecchio nuova (Staronová synagoga), l’attico della quale , come dice la leggenda, è sede del Golem, mostro d’argilla creato da Rabbi Loew, con l’intento di proteggere il ghetto ebraico dagli attacchi antisemiti. Il cibo al Old Synagogue Restaurant, dall’aria grigia ma ancora regale, vale la pena se uno si sente particolarmente spendaccione.

9. Dopo aver camminato per tutta la Pařižká, si arriva in piazza della Città Vecchia di Praga. Di fronte c’è il Municipio della città vecchia (Staromstská radnice). Se lo spazio dedicato agli alberi appare per te leggermente fuori posto, non hai torto. Qui, infatti, c’erano i resti della Casa Municipale, finché non fu rasa al suolo dai Nazisti alla fine della seconda guerra mondiale. Tutto ciò che resta ora dell’edificio è la torre, su un lato della quale c’è l’Orologio Astronomico (Astronomical Clock).

10. Alla destra c’è la Chiesa di San Nicola (St Nicholas Church), considerata un bell’esempio della architettura Barocca. Fino al 1901, comunque, la maggior parte della chiesa non era visibile, essendo coperta da un altro edificio, palazzo Krenn. L’interno di San Nicola è sontuoso, inspirato dalla cappella parigina di St. Louis-des-invalides. Sebbene originariamente luogo cattolico di preghiera, la chiesa fu in seguito utilizzata dagli Hussiti, e dopo un breve periodo in cui fu chiesa di culto ortodosso, e, quindi, un deposito merci, ritornò in mani Hussite fino ai nostri giorni.

Questo tour potete farlo da soli, oppure possiamo assistervi con una guida professionale di lingua italiana. La guida può anche adattare il tour in base alle vostre particolari esigenze, per esempio suggerire un posto dove fermarsi per il lunch, una gita in battello, o una corsa in tram se siete stanchi di camminare, ecc.. La guida può venire a prendervi nel vostro albergo, o incontrarvi in qualunque punto della città. Con una Email potete comunicare in dettaglio le vostre esigenze per avere una quotazione.

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